Piede piatto nel bambino: cosa fare? Come riconoscerlo, prevenirlo e trattarlo

  • 13/02/2023
Condividi:
Email
Facebook
Instagram
Twitter
Google+
https://www.osteopatasiracusa.net/2023/02/13/piede-piatto-nel-bambino-cosa-riconoscerlo-prevenirlo-trattarlo/

Molti bambini hanno un piede piatto fisiologico, che è quasi uniformemente asintomatico e flessibile. Quando i piedi piatti diventano dolorosi e/o rigidi, c’è spesso un ruolo per il coinvolgimento ortopedico nella cura del piccolo paziente.

Denominato in termini medici “piede pronato valgo”, il piede piatto (in latino pes planus) è un disturbo piuttosto diffuso nei Paesi occidentali, ed è contraddistinto:

  • da un arco plantare piatto che determina un contatto totale della pianta del piede al terreno quando il soggetto si trova in posizione eretta;
  • dal calcagno deviato verso l’esterno.

Piedi piatti nel bambino, quando è il caso di preoccuparsi? 

Va detto che fino ai 5 anni del bambino, questa condizione è del tutto normale e costituisce una specifica fase dello sviluppo del piede del piccolo. La volta plantare, infatti, in seguito a una modificazione spontanea dell’assetto del retropiede, crescerà gradualmente nel corso dell’infanzia. Si tratta, dunque, di una sorta di “difesa del corpo” ascrivibile ad un accumulo adiposo sottocutaneo che, nei primi anni di vita, garantisce un’adeguata protezione all’ossatura, ancora fragile, del bambino.

Piedi piatti nel bambino, quando consultare uno specialista.

Qualora – pur trattandosi di una condizione fisiologica – si rilevi nel soggetto affetto da piedi piatti una sintomatologia dolorosa (generalmente ai piedi, alle caviglie e alle ginocchia) è opportuno rivolgersi ad uno specialista. D’altra parte, va sottolineato che, all’incirca in una persona su sette, questa condizione si protrae nel tempo, ovvero non scompare in età scolare e può essere considerata, pertanto, patologica.

Piede piatto, quali sono le cause.

Le principali e più diffuse cause che determinano il piattismo patologico sono:

  1. peso corporeo eccessivo (che grava sulle estremità del corpo);
  2. traumi subiti dal piede o dalle caviglie;
  3. artrite reumatoide infantile;
  4. fattori congeniti.

Inoltre, si è soliti associare ai livelli di gravità del piede piatto tre tipologie di stadio:

1° stadio: l’arco plantare è ridotto, ma è tuttavia ancora presente e la sintomatologia dolorosa è assente;

2° stadio: la volta plantare non è visibile e il piede risulta morfologicamente alterato;

3° stadio: l’arco plantare è completamente assente e la deformazione del piede risulta essere irreversibile.

Diagnostica del piede piatto.

Un’accurata diagnosi di piedi piatti deve essere effettuata attraverso una valutazione completa del paziente (compresi anamnesi, esame fisico, studi di imaging) prima di effettuare qualsiasi trattamento. Di conseguenza, di fronte a una sospetta sindrome pronatoria, lo specialista sottoporrà il bambino a diversi e approfonditi esami clinici.

 

In primo luogo, dopo la consueta podoscopia – ovvero l’analisi che consente di valutare l’impronta plantare – si effettuerà un baropodometro computerizzato, che permette di scannerizzare il piede e di visualizzare l’immagine sullo schermo del computer. Grazie a questa analisi è possibile rilevare il grado di piattismo dei piedi e, nel contempo, ricavare tutti i dati necessari alla realizzazione di un paio di plantari che si adattino perfettamente alla conformazione del piede.

Infine si procederà con i classici esami radiografici dei piedi sotto carico.

Piedi piatti, quali sono i rimedi.

Coloro che sono affetti da piattismo patologico, al fine di contrastarlo in maniera efficace, possono ricorrere ai seguenti rimedi:

  1. sottoporsi a un ad un Trattamento Osteopatico Posturale  “ad hoc”, che consenta di sviluppare i muscoli del piede;
  2. una volta compiuti i 5 anni di età è possibile utilizzare dei plantari ortopedici su misura oppure, in alternativa, delle scarpe di tipo ortopedico: questi strumenti, pur non risolvendo il problema, garantiscono al soggetto una postura corretta, che è fondamentale affinché non si verifichino problematiche a livello di scheletro. D’altra parte, questi dispositivi medici sono utili a migliorare la qualità di vita del paziente;
  3. chirurgia del piede piatto nel bambino: è consigliata solo nei casi di deformità gravi e dolorose, ovvero quando il piattismo risulta molto accentuato.
Condividi:
Email
Facebook
Instagram
Twitter
Google+
https://www.osteopatasiracusa.net/2023/02/13/piede-piatto-nel-bambino-cosa-riconoscerlo-prevenirlo-trattarlo/

Commenti

commenti

Centro Postura Osteopatico Dott. Raffaele Alessandro Amato
Via Unione Sovietica 4, 96100 Siracusa (SR) - 339 5865786 - alessandroamato@osteopatasiracusa.net
Realizzato da Sirasoft di Basile Dario